Ingiustizia italiana. Rimuovere il profilattico senza consenso del partner, dopo Svizzera e Regno Unito, è illegale anche in California. Ma i nostri politici cosa aspettano?
13 Ottobre 2021Ingiustizia italiana. Si chiama stealthing ed è l’atteggiamento furtivo di chi appunto nel buio si libera di ogni protezione, senza consenso del partner. La definizione fu utilizzata per la prima volta addirittura nel 2017, non proprio ieri insomma, da Alexandra Brodsky, ricercatrice della Yale Law School, cui è stato attribuito il merito di aver mostrato, dati alla mano, quanto sia diffusa quella pratica che mette seriamente a rischio la salute delle donne.
Gravidanze indesiderate, trasmissione di malattie veneree e d’infezioni di vario tipo, dalla candida alla condilomatosi: è a questi rischi che viene esposta la donna, o uomo che sia, quando il partner toglie il preservativo, al buio di nascosto.
Una pratica vergognosa, che è considerata illegale in Svizzera e nel Regno Unito già da tempo e che ora, da pochi giorni, addirittura in California, uno degli stati, al di là del comune pensare, maggiormente puritani e moralisti, rappresenta reato, dunque perseguibile penalmente.
Chi può dire che ciò sia sbagliato? A mio modesto parere è più che giusto ed è un’iniziativa legislativa che tutti i paesi dovrebbero adottare. Ma diamo un’occhiata a ciò che succede a casa nostra. Non esiste, nella nostra legislazione, neanche un riferimento alla questione, d’importanza cruciale; forse, nel momento in cui si verifica lo stealthing, un magistrato potrebbe parlare di violenza sessuale e perseguirlo come tale. Trovo di gravità inaudita, però, che non ci sia una legge apposita che renda quello che è un vero e proprio reato, perseguibile penalmente, al di là dello stupro.
Ma siamo in Italia. Siamo nel Paese in cui i signori politicanti legiferano esclusivamente con lo scopo di acquisire voti e questo di cui stiamo parlando è un problema tanto gravoso, quanto ancora poco discusso in Italia. Siamo nel Paese in cui gli onorevoli, che di onorevole hanno solo il nome, deputati e senatori, pensano, non al bene comune, bensì al proprio tornaconto personale, che si traduce nell’acquisire consensi e in quella pratica vergognosa di scambio di poltrone, che avviene in modo subdolo, quanto disgustoso.
Probabilmente, insomma, tra qualche anno, quando questa gravissima pratica di sfilare in modo occulto il preservativo diventerà discussione di dominio pubblico, i nostri signori governanti, pur di ottenere un voto in più, si sveglieranno e qualcuno se ne uscirà con un disegno di legge sulla questione. Intanto le donne rimangono esposte a gravidanze non volute e, in questo caso anche gli uomini, a malattie di ogni genere, mentre il partner continua a fare il proprio animalesco comodo, senza alcuna remora.
Ma siamo in Italia, signori e la fiducia nella politica da parte dei cittadini è sempre più vacillante. Lo si è visto chiaramente all’ultima tornata elettorale, dove il vero vincitore è stato l’astensionismo.
“L’attività sessuale dell’uomo non è necessariamente erotica; va considerata tale solo nella misura in cui essa non è rudimentale o semplicemente animale”.
(Georges Bataille)
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