Addio al 2021. Cosa ci aspetta nel nuovo anno?
2 Gennaio 2022Quello che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato, ancora una volta, un anno che definire critico sarebbe un eufemismo.
La pandemia che ha invaso il mondo ha messo a dura prova anche la nostra Italia, nonostante l’arrivo degli agognati vaccini che tanto ci avevano riempiti di speranza.
Il Covid si è messo a colpire duro, soprattutto durante queste feste ed anzi prima, solo in previsione di esse, con l’impazzimento generale della corsa ai regali che ha riempito le strade di onde umane, non curanti del distanziamento indispensabile per combattere la diffusione del virus. Per non parlare di feste e festine, anche solo tra parenti, diretti o acquisiti, con scarsa accortezza da parte di tutti e conseguenze devastanti.
Ѐ allarme anche per l’economia: alberghi e ristoranti stanno già facendo i conti con il numero esponenziale di disdette.
E non dimentico certo l’allarme nascosto, ma non meno grave, degli effetti collaterali della pandemia: dalle depressioni in aumento all’impennata di suicidi, passando per il preoccupante intensificarsi di fenomeni di violenza sulle donne. Pensiamo solo che pochi giorni fa un ottantenne ha ucciso la moglie, perché convinto che lo tradisse.
Per la serie: questo virus non colpisce direttamente i centri cognitivi, ma lo fa, e violentemente, come non troppo secondaria conseguenza. Se regge il fisico, spesso non altrettanto fa quell’universo ancora troppo poco decodificato che è la nostra mente. Basti pensare allo stress cui siamo sottoposti quotidianamente, anche solo per il fatto che non sappiamo come rapportarci con le altre persone, siano esse amici, parenti o semplici conoscenti; basti pensare alla paura che è divenuta pesante compagna delle nostre esistenze, complice anche un’informazione ballerina ed inesatta che ci viene propinata dai media, in particolare dai cosiddetti “giornaloni”, che fanno, chi più chi meno, il gioco della politica.
E siamo al tema, come sempre, maggiormente critico. Nonostante una campagna vaccinale ineccepibile, come ci è stata riconosciuta da vari paesi, ciò che mi chiedo e vi chiedo è: si sarebbe potuto fare di più? A mio avviso la risposta è decisamente sì, ad iniziare dalle mascherine, che ormai afferriamo, uscendo, quasi prima del cappotto. Nella manovra di bilancio, approvata il 30 di dicembre, anche se forzata dalla fiducia, perché non mettere questi odiati arnesi totalmente a carico del Servizio Sanitario Nazionale? E ancora, perché non fare altrettanto con i tamponi, per effettuare i quali gratuitamente il povero cittadino deve attualmente sottoporsi a file interminabili, con durata, a volte, di un giorno intero?
E non mi addentro nel commentare gli altri punti della manovra finanziaria per evitare di dilungarmi troppo, dal momento che si prevedono, sulle teste degli italiani, mattoni mascherati da provvedimenti che andranno ad alleggerire le tasse, presumibilmente, solo alle fasce di reddito medio-alto.
Ma siamo alle solite, signori, siamo in Italia e si avvicina anche l’elezione del nuovo inquilino per il Colle, con un toto-quirinale già ampiamente avviato. Dunque, cosa può interessare ai nostri “signori” governanti ed a coloro che dovrebbero salvaguardare i diritti del popolo, della salute e delle finanze dei cittadini? Nulla, rispetto al trito e ritrito scambio di favori, potere e poltrone.
Eppure il nostro Belpaese ce l’ha fatta fino ad ora, perché noi italiani siamo un popolo dalle mille risorse ed anche se cadiamo più volte, altrettante ci rialziamo. Mi auguro vivamente che così possa essere per questo neonato 2022.
A voi, i miei più sentiti auguri, di salute in primis e poi, perché no, di serenità, quel meraviglioso stato d’animo in cui non smetteremo mai di sperare.
Mi piace concludere con le parole di Sandro Pertini, a mio avviso il presidente con la P maiuscola tra quelli che la Repubblica italiana abbia mai avuto:
“Io credo nel popolo italiano. Ѐ un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo”.
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