• Rassegna Stampa
  • Newsletter
  • Privacy & Policy
  • Contatti

Danila S. Santagta

danila-santagata-logo-standard danila-santagata-logo-retina Scrittrice e Opinionista Libera...Mente
Menu
  • Home
  • Racconti
  • Attualità
  • Politica
  • Lotta alla Depressione
    • La Mia Storia
  • I Miei Libri
    • Qualcosa di Superiore
    • Dal Suo Punto di Vista
    • La Quattordicesima Volta
    • Una Finestra sul Mondo
  • I Miei Quadri
  • Passione Scrittura
  • Dicono di Me
Politica

Referendum costituzionale, votiamo NO

15 Marzo 2016

Tra i vari pasticciacci brutti di questo governo, con la g minuscola, forse il più nocivo alla democrazia e più pericoloso per le certezze acquisite dai cittadini è la riforma costituzionale firmata Boschi. La bella addormentata non avrebbe fatto male ad intraprendere un’altra carriera, magari, perché no, affarista o faccendiera come suo padre, perché, in fatto di politica, è totalmente ignorante. E non è la sola, in questo governo, anzi chi lo guida ne è l’esempio più lampante.

Venendo al dunque, ai motivi per cui votare NO al referendum costituzionale, cito chi, sicuramente, è un maggiore conoscitore della politica della sottoscritta e di molti altri, ossia Gustavo Zagrebelsky, che, dalle pagine del Fatto quitidiano, spiega, in vari punti il motivo del NO.

Punto 1 – Gli italiani, in grande maggioranza, si sono espressi nel referendum di dieci anni fa, analogo a quello che ci viene proposto oggi. Hanno respinto quel referendum.

Punto 2 – A chi dice “Ce lo chiede l’Europa” e tace della famosa lettera Draghi-Trichet, che chiede riforme istituzionali limitative degli spazi di partecipazione democratica, esecutivi forti e parlamenti deboli, in perfetta consonanza con ciò che significano le “riforme” in corso nel nostro Paese, il politologo replica:  qual è l’Europa alla quale volete dare risposte?

Punto 3 – I promotori del sì diranno che le riforme servono alla “governabilità”. Zagrebelsky spiega che “Governabile” è chi si lascia docilmente governare ed aggiunge: “chi si deve lasciar governare e da chi? Noi pensiamo che occorra “governo”, non governabilità, e che governo, in democrazia, presupponga idee e progetti politici capaci di suscitare consenso, partecipazione, sostegno. In assenza, la democrazia degenera in linguaggio. Questa è la governabilità. A chi dice “governabilità” noi rispondiamo: partecipazione e governo democratico.

Punto 4 – “Diranno: ma la riforma è pur stata approvata dal Parlamento, l’organo della democrazia.
Ma noi diciamo: quale Parlamento? Il Parlamento illegittimo, eletto con una legge elettorale obbrobriosa, dichiarata incostituzionale, per l’appunto, per essere antidemocratica. La Corte costituzionale ha bollato quell’elezione come una specie di golpe elettorale, per avere “rotto il rapporto di rappresentanza”. Ma è chiaro a tutti coloro che hanno ancora un’idea seppur minima di democrazia che da quella sentenza si sarebbe dovuto procedere tempestivamente, per mezzo d’una nuova legge elettorale conforme alla Costituzione, a nuove elezioni, per ristabilire il rapporto di rappresentanza.

Punto 5 – Parleranno di atto d’orgoglio politico dei parlamentari, finalmente capaci di “autoriformarsi” senza guardare al proprio interesse. Noi parliamo – specifica il politologo – piuttosto di arroganza dell’esecutivo. Queste riforme sono state avviate dall’esecutivo con l’impulso di quello che, per debolezza e compiacenza, è potuto essere per diversi anni il vero capo dell’esecutivo, il presidente della Repubblica (ultimamente scelto dal non eletto presidente del consiglio dei ministri, ndr); sono state recepite nel programma di governo e tradotte in disegni di legge imposti all’approvazione del Parlamento con ogni genere di pressione (minacce di scioglimento, di epurazione, sostituzione dei dissenzienti, bollati come dissidenti), di forzature (strozzamento delle discussioni parlamentari), uso inappropriato della fiducia, aggiungo, di trasformismo parlamentare (passaggi dall’opposizione alla maggioranza in cambio di favori e posti). Questo non è il primato della politica, ma delle minacce e degli allettamenti. Se volete parlare di politica, dice chiaro Zagrebelsky, noi diciamo: sì, ma sapendo che è mala politica.

Punto 6 – S’inorgogliranno (cosa che gli viene tremendamente semplice, ndr) chiamandosi “governo costituente”. Noi diciamo che il “governo costituente”, in democrazia, è un’espressione ambigua. Sono i governi dei caudillos e dei colonnelli sud-americani, quelli che, preso il potere, si danno la propria costituzione: costituzione non come patto sociale e garanzia di convivenza ma come strumento, armatura del proprio potere. I governi, poiché sono espressione non di tutta la politica, ma solo d’una parte di essa, devono stare sotto la Costituzione, non sopra come credono invece di stare d’essere i nostri riformatori che si fanno forti dello slogan “abbiamo i numeri”, come se avere i numeri, comunque racimolati (e qui si aprirebbe un dibattito di pagine e pagine, ndr), equivalga all’autorizzazione a fare quel che si vuole.

Chiedo scusa a Zagrebelsky, ma per motivi di sintesi, vado al dunque: Diranno che non c’è da fare tante storie, perché, in fondo si tratta d’una riforma essenzialmente tecnica, rivolta a razionalizzare i percorsi decisionali e a renderli più spediti ed efficienti. Noi diciamo: altro che tecnica! È la razionalizzazione d’una trasformazione essenzialmente incostituzionale, che rovescia la piramide democratica.

Diranno che siamo come ciechi conservatori che hanno paura del nuovo, anzi del “futuro-che-è-oggi”, e sono paralizzati dal timore dell’ “uomo forte”. Noi diciamo che non ci interessano “riforme” che riforme non sono, ma sono “consolidazioni” dell’esistente: un esistente che non ci piace affatto perché portatore di disgregazione costituzionale e di latenti istinti autoritari. Questi istinti non si manifestano necessariamente attraverso l’uso esplicito della forza da parte di un “uomo forte”. Questo accadeva in altri, più primitivi tempi. Oggi, si tratta piuttosto dell’occupazione dei posti strategici dell’economia, della politica e della cultura che forma l’ideologia egemonica del momento. Questo è ciò che sta accadendo manifestamente e solo chi chiude gli occhi e vuole non vedere, può vivere tranquillo.

Ringraziando Zagrebelsky per l’eccellente lezione di politica e democrazia ed il Fatto Quotidiano, che l’ha pubblicata, concludo affermando che votare sì a questo referendum sarebbe non solo da folli, ma darebbe il Paese e quel che resta della democrazia in mano ad un governo incapace ed inetto, che, se avesse anche solo un briciolo di dignità e cultura politica, avrebbe, già da tempo, fatto un passo in dietro. Votare NO equivale a farglielo fare, questo passo, nella speranza di un ritorno alla democrazia e ad un’Italia ancora degna di esser chiamata Repubblica democratica.

Acquista il mio libro: Qualcosa di Superiore

Acquista il mio libro: Una Finestra sul Mondo

Acquista il mio libro: Dal Suo Punto di Vista

Danila Santagata-photo
Danila Santagata

Nasce a Catanzaro il 7 giugno del 1972, sul tavolo della casa nella quale trascorre i primi diciotto anni di vita e dove rimangono i suoi ricordi più belli: quelli di un’infanzia felice e spensierata. Continua...

Articoli Correlati
Politica

Meloni e flat tax, il modo più rapido per atterrare i lavoratori

6 Ottobre 2022
Politica

Elezioni. Stravince Meloni, chi perde è l’Italia. Ecco perché

29 Settembre 2022
Attualità,Politica

Coronavirus. Depressioni in aumento, ma la politica guarda altrove

1 Febbraio 2022
Il Mio Blog,Politica

Quirinale, Mattarella bis: sconfitta dei partiti. E dell’Italia

30 Gennaio 2022
Il Mio Blog,Politica

Quirinale. Nel circo di Montecitorio, ancora un nome “quirinabile” non c’è

26 Gennaio 2022
Il Mio Blog,Politica

Quirinale. Berlusconi presidente? Per l’Italia sarebbe una catastrofe

16 Gennaio 2022
Commenti
  • Post Precedente
    Giustizia, Cartabia e la riforma della vergogna
  • Post Successivo
    Stato-mafia. Procura Catania, Csm nega l’ingresso a Niccolò Marino: sa troppo sui legami tra mafia e Stato
Cerca nel Sito
Chi Sono
Danila Santagata Danila S. Santagata Scrittrice e Opinionista

Nasce a Catanzaro il 7 giugno del 1972, sul tavolo della casa nella quale trascorre i primi diciotto anni di vita e dove rimangono i suoi ricordi più belli: quelli di un’infanzia felice e spensierata. Continua

Qualcosa di Superiore
Libro Qualcosa di Superiore
Categorie
  • Anteprima Racconti
  • Attualità
  • Il Mio Blog
  • Libri
  • Lotta alla Depressione
  • Politica
  • Post
  • quadri
  • Rassegna Stampa
Post Popolari
  • Neve.  Terremotati sommersi, senza riscaldamento, né luce. Pd provi ad andare in mezzo a loro a far campagna elettorale
    26 Febbraio 2018 - Il Mio Blog
  • Unar. Festini hard pagati con soldi nostri. Boschi si dimetta
    21 Febbraio 2017 - Attualità
  • Boschi senza via di scampo
    4 Aprile 2016 - Politica
  • Boschi, il ministro delle figuracce
    7 Settembre 2016 - Politica
  • Boschi, gioco lurido a suon di minacce
    13 Giugno 2016 - Politica
“Una Finestra sul Mondo” Gratis
book

Leggi gratuitamente le prime 5 pagine del mio libro "Una finestra sul mondo". Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere subito le pagine in formato PDF.

  • Facebook
  • Twitter
  • Google +
  • Instagram
  • Newsletter
  • YouTube
Mi Piace Danila S. Santagata
Dicono di Me

Danila è una vera combattente, cade si rialza, la spada la impugna quasi senza parere, ma non la lascia mai, ci dorme anche. Con spada e nemici

Luisa Cordova

L’unico difetto dei tuoi libri è che finiscono troppo presto.

Monica Allegrucci

Raramente qualcuno mi ha insegnato qualcosa dai diciotto anni in su. Tu ci sei riuscita. Mi hai insegnato a guardare nel fondo scuro della mia anima, mi hai insegnato il coraggio e la forza, tu, piccolo scricciolo biondo.

Monica Allegrucci

Persona complessa, ironica, tagliente e dolce, vive di picchi e d'emozioni. Attualmente tenta di affrontare la vita con leggerezza come solo chi ha sfiorato l'abisso può permettersi.

Andrea Alicandro
Newsletter
mail-icon

Iscriviti per Ricevere Tutti i Post di Danila
Inserisci il tuo indirizzo email!.

© Copyright 2023 by DanilaSantagata.it
| Web Design by Evolutionweb
| Hosting by HostingStak