Una voce
20 Marzo 2015(Un assaggio)
Nina e Marco si sono conosciuti per telefono, quasi per caso, mentre lei cercava una persona che curasse le pubbliche relazioni della sua casa editrice neo nata ed un’amica le aveva indicato lui. Nina era rimasta molto piacevolmente sorpresa dal suo modo di lavorare, dalla sua accuratezza nel percepire anche la più piccola sfumatura del progetto. Poi, purtroppo, per questione di correttezza, Nina aveva dovuto dare la priorità ad una persona sentita e vista prima di lui.
Settimane dopo, se lo era ritrovato nella sua vita virtuale, quasi come una costante, non sapeva neanche lei come. Ciò che sapeva, era che si era innamorata, a quarantacinque anni suonati, di una voce, di un insieme di parole scritte, di un’entità di fatto sconosciuta, che la riempiva fino al profondo. Lui aveva vent’anni meno di lei, ma sembrava sapere bene di cosa Nina avesse bisogno.
Aveva sempre avuto, dell’amore, una concezione particolare, Nina. Non sapeva ancora cosa fosse, se pur ben consapevole nei suoi quarantacinque anni. Lo aveva riconosciuto, quando lo aveva provato, ma razionalmente non avrebbe saputo dire cosa fosse, pienamente convinta, com’era, che niente che non dipendesse solo da se stessa potesse avere un futuro. E così era stato, per lei. Il suo carattere, eccessivamente volitivo e votato per natura alla solitudine, le impediva di pensarsi con un’altra persona.
Ora si sentiva innamorata di una voce e di un insieme di parole che racchiudeva ogni cosa potesse desiderare, senza che, prima, avesse saputo di desiderarlo…
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