Credo che l’angoscia più grande di qualunque scrittore, sceneggiatore, poeta, sia la pagina bianca che egli, pur concentrandosi al massimo, non riesce a riempire. E’ ciò che ho tentato di rappresentare in questo quadro: la tastiera del computer sfocata, perché l’autrice non ha idea di come proseguire il proprio lavoro. Nello schermo, i fantasmi dell’ignoto ed il sangue che da esso fuoriesce. L’espressione, contrita, disperata quasi, della donna, ritengo non abbia bisogno di spiegazioni. Fuori, attraverso la piccola finestra sulla destra, il cielo, il mare, il sole o la luna, a libera interpretazione: la meraviglia della natura. Dentro la stanza, l’angoscia di non farcela… Carboncino, pastello ed acquarello, su cartoncino 16 x 12.