Politica. Stampa continua a seguire farsa politica, mentre mondo e Italia vanno a rotoli
9 aprile 2018Politica. Il termine deriva dal greco e significa, secondo il vocabolario Treccani, “ la scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica”. Qualcuno rinviene in queste parole quanto sta accadendo in Italia, da decenni ormai, ma, purtroppo, rincresce dirlo, anche dopo le ultime elezioni?
Mentre il mondo ci sta crollando attorno, in Siria non si contano più le vittime di una guerra disumana come tutte le guerre; mentre oltre cento donne ogni anno, secondo dati ufficiali, vengono uccise da uomini che, per altro, sostengono di amarle; mentre apprendiamo che esistono nel nostro paese esseri denominati maestre capaci di prendere a schiaffi bambini innocenti; mentre leggiamo che in case di cura per anziani, i poveri malcapitati vengono brutalmente maltrattati ed ai responsabile di una barbarie come questa vengono dati gli arresti domiciliari… che fa la stampa del Paese? Continua a seguire le pagliacciate di una politica che è sempre più distante dal significato originale della parola; continuiamo a seguire il gioco al rimbalzo di una politica che politica non è più, da tempo.
Ci siamo illusi per qualche mese. Abbiamo sperato che qualcuno potesse arrivare ad utilizzare il potere per operare il bene comune e, probabilmente, in fondo, perseveriamo nel farlo. Ma temo erroneamente. Già. Perché quella che prima era politica si è trasformata in una farsa e chi scrive l’ha vissuta per anni dall’interno. Ma prima del cambiamento! Qualcuno potrebbe obiettare. Già, prima del cambiamento. Ma dov’è il cambiamento? Come si può operare la trasformazione di un paese devastato da anni di poteri corrotti, oltre che incapaci? Mi correggo, capacissimi nello scrivere leggi a proprio uso e consumo. Non ultima, la porcata di legge elettorale con cui in massa siamo andati alle urne. Una legge scritta per salvare quella politica fatta di corruzione, legami con lobby, mafia e massoneria, dal temutissimo Movimento 5 Stelle. Che, neanche a farlo apposta, ha addirittura quasi arginato i limiti di quell’orrenda riforma.
Quasi. Perché, grazie all’ultimo partito di governo, al “rispettabilissimo” Rosato, al genio delle fandonie, nonché della cura del proprio orticello, Renzi, di fatto, un governo, attualmente, non esiste. Anzi, peggio ancora, rimane quello che era, quello dei corrotti, degli ideatori e fautori di leggi ad personas, quello che stringe la mano alle mafie, alle banche, alla massoneria.
Qualche giorno fa, ad un convegno organizzato dall’associazione anticorruzione Themis & Metis, parlando con una giovane deputata del M5S, alla seconda legislatura (sempre che rimanga tale), ho provato tenerezza per la convinzione che leggevo nei suoi occhi, ingenui e puliti, quando, con convinzione, mi diceva che probabilmente si dovrà tornare ad elezioni, cosa che, sempre a suo dire, ci darà qualche punto percentuale in più, ma il Paese ha bisogno che venga fatto qualcosa subito.
Vero: il Paese ha bisogno che, più che qualcosa, tutto, o quasi, venga modificato. Ma, nell’Italia della politica di Pulcinella, sarà mai possibile?
Noi non perdiamo la speranza. Invitiamo, però, tutta la stampa, dalle tv ai quotidiani, passando per le radio, a dire le cose come stanno: la politica in Italia è morta, sepolta da immondizia di nepotismi, leggi spazzatura finalizzate a salvare il potente di turno, strette di mano con i reali poteri del Paese: mafia e massoneria.
Già, perché “La più grande arma di distruzione di massa è l’ignoranza”, ha scritto qualcuno. E noi non vogliamo certo esser distrutti.